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al testo di Annalisa Scialpi
Solo il fuoco
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Non so a che gioco stavamo giocando, è che un filo, una vena, un'arteria è rimasta attaccata al tuo cappello. Oh, divino cavaliere! Mi dicesti figlia, madre, - forse sacra puttana - e segretamente chiudesti la cortina... Ti passarono attorno i rachitici, psicotici santi e in te rimase una maniera, un nodo, come un legamento che ti fece arretrare da me. Non so come mi dipingesti forse, semplicemente, mi togliesti il fuoco -
e ridotta a madonna esangue mi collocasti accanto ai tuoi santi. Caddero tutti; solo il fuoco, restò a urlare nelle vene della tua cripta di cenere.
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